SPECIE ALIENE NEI NOSTRI MARI

Caulerpa Recemosa Alga verde originaria del MarRosso

Il mare Adriatico e il Mediterraneo hanno una loro forma di globalizzazione, perché contaminati nel tempo dal transito e dall’insediamento di organismi non facenti parte dell’ecosistema locale di questi mari, (F.to Alga Verde Caulerpa Recemosa, originaria del Mar Rosso).

 Molti sono i biologi e studiosi che si sono posti quesiti circa questo fenomeno. Alla base sono tanti i fattori che determinano il transito di queste specie e il loro insediamento, fra questi si citano le “ballast waters” o meglio acque di zavorra delle navi, l’acquacoltura, l’acquariologia, le incrostazioni che si annidano nelle chiglie delle navi o nelle prese di scarico. Va rilevato in primis, il transito principale che avviene attraverso il Canale di Suez, dove viaggiano oltre il 50% delle specie che approdano da queste parti. Le specie non indigene non sempre sono invasive, come affermano alcuni studiosi, le più diffuse sono anche le più dannose, da una statistica pare che la concentrazione si è verificata nel Golfo di Venezia, a seguire quello del Golfo di Taranto e il Mar di Sicilia. Secondo pareri di alcuni esperti e studiosi del settore, le campagne di sensibilizzazione per quanto riguarda l’acquisto di specie esotiche marine on-line, sono di buon auspicio, perché dette specie marine incluse in maniera del tutto sconsiderata potrebbe causare danni. Altresì bisogna adottare normative di controllo per le navi.                                       

Nicola Silvestris